Vespero (L'Ingegnere prega)

olio su tavola h cm 80 x 70 firma “Chierego” in basso a destra Opera esposta in diverse mostre:  nel 1936 alla Casa d’Artisti di Milano, con il n° 4;  nel 1936 ad Abbazia, al padiglione delle Esposizioni,  nel 1938 alla Galleria Gazzo di Bergamo.

Codice: A029

Data: anni '30

Collocazione: 0

Il ritratto appartiene al primo periodo dell'attività dell'artista. La composizione appare ben studiata: lo sfondo è diviso in tre parti verticali e diseguali; interrotta l'altezza con la linea delle mani-libro, si crea uno spazio con nuove proporzioni; l'obliquo della spalliera richiama l'obliquo opposto del vaso; nulla è al centro ma tutto ha un sereno equilibrio che dona quel senso di pace che sopravviene alla sera di un giorno ben speso.
E' stupefacente notare come, pur giovane e agli esordi, l'artista fosse tanto precisa nel disegno e così esperta nel rendere l'incarnato del volto, la leggerezza della tenda, il traslucido del raso nella vestaglia, la luce sulle mani, sulla spalliera, sulla fronte ma soprattutto sul libro di preghiere che assume un particolare rilievo.

Ne viene quasi inconsapevole un messaggio: il chiarore dell'intimità (tenda), di quella fronte, della preghiera sembrano proprio essere l'espressione dei valori su cui si è radicata l'esperienza umana dell'artista.
Una nota particolare: il quadro uscì presto dalla 'vita pubblica'; per rispetto e amore del marito venne ritirato dalle mostre per rimanere nell’intimità di quella luce, quasi per pudore di una realtà riservata soltanto a loro due.


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