Piccolo profugo

h cm 49 con base, lunghezza cm 54 Bronzo su base di legno Mostre e pubblicazioni: • 1966, 29 ottobre - 13 novembre, Mostra Personale alla Galleria Velasquez, Milano: sulla locandina viene pubblicata la fotografia della matrice precedente il bronzo; presente all'esposizione con il N° 18 "Primo inverno" • 1966, Biglietto d’auguri natalizi con albero di Natale stilizzato e cliché di “Primo inverno” ancora in refrattario, edito dal Comitato S. Croce in Milano per la raccolta Pro alluvionati del Trentino con la dicitura “avevo freddo, / mi avete coperto” /(Matteo, XXV, 35). • 1968, 30 maggio . 16 giugno Mostra Collettiva alla Galleria La Guastalla, Milano con il N° 3 "Primo inverno" • 1968 / 1969 Mostra Mobilificio Desio • 1971, 17 ottobre - 4 novembre, Mostra personale al Convitto IRE di Besozzo (VA) con il N° 19 "Primo inverno" (di proprietà)

Codice: S-B039

Data: 1967

Collocazione:


Adattissima come emblema della raccolta fondi per gli alluvionati del 1966 - ma anche, secondo un'altra versione, per ricordare la fuga dei profughi dall'Ungheria dopo la rivoluzione del 1956 - la scultura pone l'attenzione sulla coperta che avvolge il bimbo, lasciando alla vista soltanto il viso assorto ed una manina che sembra intirizzita, da come trattiene il manto.

Tutto il messaggio è lasciato al panneggio, sobrio e senza svolazzi, di stoffa visibilmente grossa che, liscia sul dorso lievemente rannicchiato, concentra le pieghe intorno alla mano e alle gambine, come a voler maggiormente proteggere la parte più cagionevole. Così riposa il piccolo, senza agitarsi né protestare, grato di quel tepore che lo accoglie e gli promette un futuro sereno ...

 

Collezione Dr. A. Habermann - Milano

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