Omaggio a Caravaggio

olio su tavola h cm 36 x 42 firma “Chierego” in basso a sinistra

Codice: A042

Data:

Collocazione: 0

Ben lungi dall’Artista ogni velleità di imitazione, il titolo è stato assegnato da altri, per amore del Grande e del suo discorso di luce, e perché quel che si ritiene il primo esempio di natura morta (il cesto di frutta del Caravaggio), è similmente composto: uva, fichi, foglie secche, mele anziché melegrane. Anche il cesto è della medesima forma, là di vimini intrecciati, qua di lucida ceramica, modellata e cotta dall’Artista.
Ben diverso, invece, è il piano: là soltanto un opaco punto d‘appoggio per il cesto, qua una base per la prospettiva e i lucidi riflessi, che duplicano la trasparenza degli acini d’uva e smorzano i toni delle rosse melegrane.

Alla parte inferiore, intensa di nostalgia per i morbidi colori autunnali e per l’interiorità suggerita dalla turgida trasparenza degli acini, fa da contrappunto la parte superiore, dove i rami contorti, le foglie appassite e secche, con tinte sicure e contorni netti ricordano la crudezza della realtà ormai non più recuperabile, mentre esattamente al centro il pensiero si ferma sullo sguardo di luce del cesto di ceramica, che con il suo nero restituisce vita e brillantezza al tutto …

Sappiamo che l’Artista, in realtà, non ha mai saputo scegliere tra i languori della malinconia e lo splendore della vita, e ha sempre lasciato coabitare nella sua anima memoria e meraviglia, nostalgia ed entusiasmo, sogno e vivezza: per questo il quadro non offre messaggio, non invita ad una scelta, ma lascia convivere con incredibile armonia i due atteggiamenti dello spirito.


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